Le afrodisiache proprietà del Cardamomo e le sue controindicazioni
Quando pensi alle spezie, ti vengono subito in mente colori e profumi esotici che rimandano agli incantevoli suq dei paesi mediorientali: se credi però che siano utilizzate solo in cucina per preparare piatti dal sapore fortemente aromatico ti sbagli.
Sin dalla notte dei tempi infatti sono considerate come veri e propri trattamenti medicamentosi e terapeutici, in particolare il cardamomo. L’Amomum Elettaria è una spezia che viene estratta da una pianta appartenente alle Zingiberaceae ed è originaria di paesi come lo Sri Lanka, la Malesia e l’India sud-occidentale.
L’intenso sapore del cardamomo ricorda l’eucalipto e le scorze di limone: la varietà più comune e pregiata è quella verde, poi vi sono il cardamomo bianco più delicato e quello nero, più amaro e aspro.
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Le proprietà afrodisiache del cardamomo
Devi sapere che il cardamomo, oltre a insaporire ogni tipo di piatto a base di verdure, carne, dolci e perfino al Tè, ha una serie di proprietà benefiche, in particolare carminative, stimolanti, antisettiche, antibatteriche, antinfiammatorie (stessa proprietà che ritroviamo nell’iperico), antitumorali e digestive.
Il motivo per il quale il cardamomo è una importante fonte di benessere è legata ai nutrienti che contiene: acqua, carboidrati, proteine, grassi, vitamine (a-b1-b2-b3-b6-C), cineolo, fitosteroli e sali minerali.
Il cardamomo ha un effetto afrodisiaco in virtù del cineolo, il quale attiva quei centri neuronali propri dell’eccitazione: essendo poi una spezia fortemente aromatica, la sua fragranza viene respirata stimolando quei processi totalmente opposti a quelli depressivi.
Quali sono i benefici del cardamomo?
Se consumi cardamomo, in forma di tè, infuso, in semi o in olio essenziale (concentrato di sostanze salutari come geraniolo, nerolo e limonene) potrai apportare molti benefici al sistema urinario e contrastare i processi infiammatori grazie alla presenza di antiossidanti.
Accelera il metabolismo
Contrasta la tanto odiata ritenzione idrica in virtù del potassio e accelera il metabolismo, rivelandosi dunque un ottimo aiuto per perdere qualche chilo di troppo: basta bere una tisana al cardamomo un paio di volte al giorno per notare i primi risultati, adottando nello stesso tempo un regime alimentare più equilibrato e facendo un po’ di sport.
Favorisce la digestione
Se soffri di problemi all’apparato digerente, devi sapere che uno studio del 2006 consiglia il consumo del cardamomo per favorire la digestione, curare mal di stomaco e ulcere: non solo infatti protegge le mucose gastriche ma stimola la secrezione gastrica e quella peristalsi che contrasta il meteorismo e garantisce un effetto lassativo. Oltre ad essere digestivo, antispasmodico e sgonfiante, il cardamomo allevia anche fastidiosi problemi intestinali come diarrea e colon irritabile: una tisana calda alla sera, magari a fine pasto, ti garantirà risultati eccellenti. Stessi benefici li possiamo ritrovare nelle proprietà dell’alga clorella.
Benefici per la bocca
Il borneolo di cui è ricco il cardamomo, rende questa preziosa spezia perfetta anche per curare piccoli problemi del cavo orale, dal leggero mal di denti alle infiammazioni gengivali. Se invece è un periodo in cui hai l’alito cattivo, basta masticare una manciata di semi di cardamomo per trovare subito giovamento e avere una bocca più fresca. In alternativa si possono fare dei semplici sciacqui con una tisana al cardamomo, preparata con un cucchiaio di semi lasciati infusione in una tazza di acqua bollente.
Benefici per l’apparato respiratorio
Bevendo la tisana al cardamomo potrai alleviare anche eventuali fastidi a livello respiratorio, soprattutto quelli legati ai mali stagionali come tosse, raffreddori ed eccesso di muco: in questo caso utilizza qualche goccia di olio essenziale di cardamomo e scioglila in una bacinella di acqua bollente per fare dei corroboranti suffumigi.
Colesterolo, pressione e glicemia
Il cardamomo contribuisce ad abbassare i livelli del colesterolo cattivo LDL e della pressione arteriosa, a beneficio del sistema cardiovascolare e in quei soggetti che soffrono di pressione alta. Migliora poi il funzionamento del fegato e regola la glicemia, abbassando la quantità di glucosio nel sangue.
Quali sono le controindicazioni del cardamomo?
Nonostante non vi siano particolari controindicazioni, se ne consiglia un consumo limitato nel tempo. In generale dovrebbe essere evitato dai soggetti con una particolare ipersensibilità nei confronti di una delle tante componenti della spezia, dalle donne incinte e da quelle in fase in allattamento. Se ne sconsiglia il consumo anche a chi sta assumendo farmaci antiaggreganti e a coloro che soffrono di calcolosi, potendo questi avere effetti indesiderati quali diarrea o dolori addominali.