Proprietà e benefici dei semi di papavero
Ultimamente, nella cucina italiana, stanno trovando sempre più spazio i semi di papavero. In molti altri Paesi, però, vengono apprezzati ed utilizati da molto tempo. Grazie al loro particolare aroma sono stati usati sin dai tempi degli antichi Romani, che tra l’altro li ritenevano importanti afrodisiaci. Diverse anche le testimonianze dalla Gallia, dove i semi di papavero erano spremuti per ottenere olio. In genere si presentano di colore nero o bianco, ma questa differenza non incide sulle proprietà. I semi di papavero sono una vera e propria ricchezza dal punto di vista nutritivo, con numerosi elementi utili per l’organismo.
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Tanti tipi di papavero per diverse proprietà
Prima di conoscere a fondo le proprietà ed i benefici dei semi di papavero è importante capire cosa si intende per fiore di papavero. Sotto il nome di “papavero”, infatti, vengono catalogate le tantissime varietà della pianta, spesso assai diverse sia per l’aspetto che per le proprietà. Il “Papaver Rhoeas” è quello che comunemente si trova nei campi o per le strade, di colore rosso acceso e dalla crescita spontanea. Da questo papavero non si ricava niente, perché non possiede particolari proprietà.
Il “Papaver Somniferum” è quello usato sin dall’antichità per estrarre l’oppio. I petali sono bianchi con qualche riflesso rosato. La capsula non ancora matura contiene all’interno la sostanza che verrà usata per l’oppio. Questo papavero viene utilizzato anche in ambito medico.
Per l’uso alimentare sono usati il “Papaver Nigrum” ed il “Papaver Setigerum”. I semi vengono ricavati dal baccello dopo aver fatto essiccare il fiore.
Quali sono i benefici e le proprietà dei semi di papavero?
I semi di papavero sono carichi di elementi e sostanze utili per la salute ed il benessere dell’organismo.
Gli acidi grassi omega 6, combinati con potassio e acido oleico sono validi aiuti per tenere sotto controllo il colesterolo “cattivo” LDL, favorendo la produzione di quello “buono” HDL. Di conseguenza, cuore e sistema cardiocircolatorio traggono grandi benefici sul loro corretto funzionamento.
Grazie agli altissimi livelli di calcio presenti nei semi di papavero, vengono spesso consigliati come integratori per mantenere la salute delle ossa e dei denti, soprattutto in età avanzata quando si presentano patologie come l’osteoporosi, per la quale ti invitiamo a leggere l’articolo sui benefici di una speciale alga, alga spirulina a cosa serve.
Essendo particolarmente ricchi di vitamine del gruppo B, i semi di papavero favoriscono il metabolismo, consentendo di digerire ed assimilare correttamente sia i grassi che le proteine, mentre le fibre aiutano a regolarizzare l’intestino limitando la stipsi. Il manganese, la vitamina C e la vitamina E sono antiossidanti naturali che contrastano la comparsa dei radicali liberi, rallentando l’invecchiamento cellulare.
Controindicazioni dei semi di papavero
Alcuni studi hanno posto l’attenzione sulle sostanze alcaloidi presenti nei semi di papavero, affermando che esse sono molto simili all’oppio. La quantità di queste sostanze nei semi, tuttavia, è molto bassa e gran parte di essa viene addirittura ulteriormente ridotta in fase di lavorazione. I semi di papavero sono comunque sconsigliati a bambini, donne in gravidanza e a soggetti affetti da patologie respiratorie. Trattandosi di semi oleosi, anche quelli del papavero sono molto calorici, quindi bisogna tenere sempre sotto controllo le quantità, soprattutto se si segue un regime alimentare ipocalorico.
Ricette con i semi di papavero
I semi di papavero vengono usati per realizzare prodotti da forno (pane, pizza, grissini o schiacciate) e sono l’ingrediente distintivo di alcuni piatti tipici come i bretzel. In cucina ed in casa si possono usare per condire insalate, zuppe e verdure ma possono essere anche mangiati con yogurt o latte, a colazione ad esempio. I semi bianchi vengono usati all’interno della miscela di spezie del curry.
Lo strudel ai semi di papavero è un piatto tipico della tradizione tedesca, tanto apprezzato anche in Austria e in Trentino. Si può preparare in casa anche in versione completamente vegana. Per fare l’impasto ti serviranno 500 g di farina bianca per l’impasto, 100 ml di olio d’oliva, 20 g di lievito naturale, due mele da cui ricavare la polpa, zucchero di canna, latte di soia o di riso e ed un pizzico di sale. Per il ripieno, invece, saranno necessari 50 ml di olio d’oliva (o 35 g di margarina o burro vegetale), latte di riso, 250 g di semi di papavero macinati, 100 g di zucchero di canna, miele, scorza di limone non trattato e della cannella.
Inizia versando la farina in un’ampia ciotola ed aggiungi l’olio un po’ alla volta mescolando continuamente per far amalgamare il tutto. Sciogli il lievito nel latte tiepido ed aggiungi anche questo un po’ alla volta alla farina, sempre mescolando accuratamente. Aggiungi i restanti ingredienti e impasta finché non otterrai un composto liscio con bolle d’aria, da lasciare a lievitare qualche ora.
Nel frattempo prepara la farcia mescolando gli ingredienti e portandoli ad ebollizione in un pentolino. Aggiungi il miele dopo aver terminato la cottura e lascia raffreddare.
Stendi la pasta ad uno spessore di 1 cm circa e metti il ripieno in maniera uniforme. Arrotola premendo bordi esterni per evitare la fuoriuscita del ripieno. Sistema lo strudel su una teglia foderata di carta forno, dai una spennellata di olio e lascia cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi finché non avrà un bell’aspetto dorato.