Alcavis 250 gr

19,99 

Integratore alcalinizzante in polvere.

EAN: 927762955Disponibilità: 2 disponibili

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Franca Gelormini
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7 Ottobre 2022
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Barbara Mola
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13 Settembre 2022
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Guido Bianchi
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25 Maggio 2022
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Luca Tosoni
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24 Maggio 2022
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dani m
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8 Aprile 2022
Sono stata varie volte, molto disponibile e preparato, ha consigliato vari prodotti naturali da assumere durante le terapie oncologiche
Emanuele Raponi
Emanuele Raponi
26 Gennaio 2022
Bravi e professioniali

Descrizione

Tenori medi per dose giornaliera pari a 5g
*NRV: Valore Nutritivo di Riferimento giornaliero
Sodio
314 17mg
Calcio
403 32mg 33 61% NRV*
Potassio
67 54mg
Magnesio
332 65mg 73 92% NRV*
Manganese
5 41mg 54 1% NRV*
Zinco
6 56mg 29 15% NRV*

Alcavis è una miscela di sali minerali che contrastano l’eccessiva acidificazione dei tessuti.

L’aumento del contenuto di acidi nei tessuti in particolare in quelli cosiddetti extracellulari sede di scambi metabolici con le cellule determina una sofferenza del metabolismo delle cellule stesse. Il tentativo che l’organismo attua di tamponare questa acidosi sposta calcio dalle ossa determinando una progressiva perdita di densità dell’osso. Fallito questo tentativo l’acidosi inizia la sua disturbante.

L’acidificazione o acidosi dei tessuti organici detta anche “acidificazione del mesenchima” cioè l’aumento di quelle sostanze in grado di liberare ioni idrogeno o idrogenioni H+ è forse l’aspetto più importante da cui partire se si vuole modificare il terreno su cui le malattie nascono e si sviluppano.

L’unità di misura del grado di acidità o alcalinità è il pH che è il logaritmo negativo della concentrazione degli idrogenioni; il pH oscilla lungo una scala che va da 0 a 14; in questa scala a 7 si colloca la neutralità sopra 7 si parla di alcalinità mentre sotto 7 si ha acidosi. Questo sistema di misura essendo basato su un logaritmo fa sì che il pH 6 sia ad esempio dieci volte più acido del normale pH7; il pH 5 è 100 volte più acido pH 5 è 1000 volte più acido e così via. Lo stesso vale per l’alcalinità.
La concentrazione degli ioni H+ nell’organismo deve rimanere costante per permettere gli scambi metabolici fra una cellula e l’altra le normali attività biochimiche nonché il buon funzionamento dei nervi in quanto questi sono molto sensibili all’acidosi. Il pH del sangue arterioso ad esempio è compreso fra 7 35 e 7 43; l’optimum si trova a 7 4. Quindi il terreno ideale dell’organismo è leggermente alcalino. Sotto 7 1 e sopra 7 8 la vita non è possibile: a 6 95 si avrebbe coma e arresto cardiaco; a 6 8 o 8 si sopravvive per solo qualche ora. L’acidificazione del mesenchima è una minaccia continua cui l’organismo viene sottoposto ed al quale può opporre complessi sistemi di controllo detti “sistemi tampone”.
Nella medicina d’urgenza si pone una grande attenzione all’equilibrio acido-base perché sono ben noti i potenziali effetti mortali di gravi spostamenti di questo equilibrio verso l’acidità che a certi livelli è incompatibile con la vita; pericolosa lo è anche l’eccessiva alcalinità ma molto minori sono i rischi che questa si verifichi rispetto all’acidificazione.
Di equilibrio acido-base si interessano anche i nefrologi nella gestione dei pazienti dializzati.
Nella pratica medica corrente solo pochi medici per lo più orientati verso le terapie naturali si interessano di equilibrio acido-base quale strumento di mantenimento e recupero della salute. Questo relativo disinteresse verso le implicazioni sulla salute della acidificazione tissutale appare inspiegabile soprattutto per la rilevanza che essa ha nel generare malesseri nonché vere e proprie malattie.

L’organismo è sottoposto ad una continua minaccia acidificante a causa dell’uso di alimenti acidificanti quali lo zucchero la carne il pesce le uova i formaggi lo yogurt la frutta eccetto le banane i pomodori i grassi animali gli oli vegetali le leguminose fagioli ceci piselli lenticchie soia i cereali sia integrali che non il pane la pasta i dolci i semi oleosi noci noccioline eccetto le mandorle il caffè il tè il cacao il vino.
Sono cibi alcalinizzanti: le patate la verdura verde insalata lattuga ecc la verdura colorata carote barbabietole ecc il latte il latte in polvere la panna il siero di latte in polvere le banane le mandorle le castagne la frutta secca in quantità moderate eccetto le albicocche l’acqua minerale alcalina.Altre fonti di acidificazione sono il distress l’eccesso di stress l’attività fisica intensa agonistica o non l’uso di farmaci la presenza di infiammazioni croniche.I sintomi più comuni da acidificazione sono: stanchezza ipersensibilità al freddo recupero lento dopo sforzi fisici crampi muscolari gengive sensibili carie dentaria caduta di capelli bruciori anali e uretrali pelle secca facile alle screpolature ed agli eczemi aumentata sensibilità ai dolori aumentata suscettibilità alle infezioni tendenza all’umore depresso ed all’ansia.
Un modo semplice per valutare il pH del terreno è misurare quello urinario che deve essere compreso fra 7 e 7 5 nel caso di buona salute. Sono valori questi che difficilmente si trovano in quanto l’abuso di zucchero alimenti raffinati farmaci stress tendono ad acidificare come già sopra menzionato.
La prima urina del mattino è acida perché i reni durante la notte hanno liberato l’organismo delle scorie acide. La misura si fa con cartine tornasole sensibili al pH compiendo almeno tre misurazioni su tre urine diverse escludendo la prima urina del mattino solitamente acida. La correzione dell’acidificazione del mesenchima può essere attuata cambiando lo stile alimentare e quindi bevendo più acqua soprattutto bicarbonato alcalina consumando più cibi alcalini coltivando il rilassamento mentale e fisico assumendo sali minerali alcalinizzanti. Quest’ultima modalità di alcalinizzazione è comoda e sicura potendo essere anche regolata in modo preciso in base alle esigenze dell’organismo il che viene viene attuato con la misurazione del pH urinario.

Dosi e modalità d’uso: diluire in un bicchiere d’acqua da 1/2 2 5 g a 1 5 g cucchiaino da caffè prima di coricarsi o la mattina a digiuno.

Ingredienti: Calcio fosfato disodico Magnesio carbonato Sodio carbonato Sodio citrato trisodico biidrato Magnesio citrato bibasico Sodio fosfato tribasico Potassio bicarbonato Manganere gluconato Zinco solfato eptaidrato.

Avvertenze: non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore a 3 anni. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.